Cambiare posto di lavoro: come può aiutarti il Public Speaking?
Ci sono ormai migliaia di corsi che promettono miglioramenti immediati e successo assicurato.
Ma quanti di questi apportano un'evoluzione della vita delle persone? Professionale e personale?
Ho pensato di presentare il caso di Anna: un percorso di comunicazione e public speaking per cambiare lavoro. Vediamo insieme il contesto, e come, grazie alla nostra Arena, siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo.
Public Speaking: il percorso di Anna alla ricerca di un posto di lavoro migliore
“Andrea, ho bisogno di un posto di lavoro migliore! Come faccio?”
Chi si è trovato almeno una volta in questa situazione, alzi la mano!
Questo articolo descrive il caso studio di Anna: giovane professionista nel settore advertising alla ricerca di una crescita professionale.
Cercare lavoro come atto di comunicazione
Cercare lavoro è un mix di competenze, formazione e un pizzico di fortuna, non nascondiamolo. Si tratta sempre di relazioni: un aperitivo, una chiacchierata, un like sui social, un CV mandato con le dita incrociate.
Noi siamo le nostre relazioni e le relazioni non sono altro che un atto comunicativo. Le relazioni che costruiamo, lungo il percorso della vita, regolano chi siamo, regolano i nostri stati d’animo, le nostre emozioni, le scelte che facciamo, come torniamo a casa la sera, come ci svegliamo alla mattina.
Passiamo la maggior parte delle nostre giornate sul posto di lavoro mettendoci in relazione con gli altri:
- colleghi
- clienti
- fornitori
- collaboratori
- titolari
- responsabili
Un mondo intero di relazioni e, a volte, non pensiamo nemmeno che tutto questo si bilancia con scelte di comunicazione.
Un bagaglio di esperienze non può rimanere chiuso!
È qui che il Public Speaking è la soluzione migliore per Anna: l’arte di saper comunicare strategicamente e consapevolmente, può essere la soluzione per diventare padroni di parole, azioni e relazioni.
Alla fine, siamo persone con un bagaglio di esperienze. Queste esperienze rappresentano “la nostra sostanza”, ciò che di concreto abbiamo fatto fino a quel punto:
- percorso scolastico
- corsi di aggiornamento
- lavoretti stagionali
- prime esperienze in stage
- volontariato
- università e master
- periodi all’estero
Un bagaglio importantissimo, che , se rimane chiuso, non porta a nulla.
Se queste esperienze non riusciamo a comunicarle come dovremmo, il rischio è quello di non arrivare a raggiungere il nostro obiettivo.
E Anna in tutto questo?
Anna lavorava per una media-grande impresa con sede all’estero e si occupava della gestione del reparto customer satisfaction con un team di 7 persone. Da dove partire per affrontare i colloqui?
Cercare lavoro: la strategia migliore in 7 punti
- Mappatura degli obiettivi micro e macro
- Costruzione di un CV accattivante e di una lettera di presentazione (scritta e video)
- Punti di forza su cui fare leva e punti di debolezza su cui lavorare
- Simulare il colloquio in presenza e aiutandosi con la Realtà Virtuale
- Individuare le aziende da contattare
- Costruire o migliorare il profilo LinkedIn e apprendere come sfruttarlo per candidarsi
- Utilizzare le piattaforme migliori per candidarsi alle offerte di lavoro