Realtà virtuale.
Il nuovo metodo di apprendimento.

Cos'è e come usiamo la realtà virtuale.

L’attenzione nei confronti di tecnologie come la Realtà Aumentata e la Realtà Virtuale sta aumentando. Tuttavia, sembrano mancare studi sullo stato attuale di queste Tecnologie Immersive.

Il Public Speaking, come disciplina e arte di formazione sulle competenze comunicative, non è esente dalla mancanza di questi studi.

La realtà virtuale (VR) è il termine utilizzato per descrivere un modello 3D, ambienti generati da computer in cui una persona può interagire. Quella persona è immersa in questo ambiente, creando l’impressione di essere realmente presenti in quel luogo e può eseguire una serie di azioni all'interno di questo mondo virtuale: giocare, guardare filmati, utilizzare app tradizionali.

Come può VR migliorare le capacità comunicative?

In questo articolo cercheremo di conoscere meglio la Realtà Virtuale per capirne le possibilità e gli sviluppi a livello educativo e di apprendimento.

La Realtà Virtuale crea degli scenari con un pubblico presente con cui praticare le nostre presentazioni. Una volta inserito il visore, si può scegliere di presentare in una stanza davanti a centinaia di persone, a un colloquio di selezione, ad una riunione o ad un matrimonio per esempio. Rappresenta la possibilità di ricreare quelle emozioni e quelle sensazioni che si sperimentano nella realtà che più ci interessa.

Negli ultimi anni lo sviluppo di queste tecnologie ha visto rilevanti passi in avanti. Ad oggi è possibile trovare una definizione di altissima qualità con l’utilizzo di svariate tipologie di visori. Inoltre, le applicazioni offrono esperienze immersive realistiche, personalizzabili e molto dettagliate.

La realtà virtuale nella formazione apre l’orizzonte di nuove tipologie di apprendimento.
L’asset si sposta nella realtà, che, sebbene virtuale, risulta essere più efficace dell’immaginazione.

Soprattutto nell’arte di comunicare in pubblico, in cui il maggior problema risulta essere la presenza di più ascoltatori, la possibilità di poter allenare il cervello a confrontarsi per più volte direttamente con il contesto interessato può portare a notevoli miglioramenti.

Milioni di persone in tutto il mondo soffrono di un'enorme paura di comunicare in pubblico, conosciuta come Glosso-fobia. Notoriamente è un ostacolo che richiede molto lavoro per essere superata. Sia che si debba presentare davanti ad un piccolo gruppo di persone, o davanti a centinaia di persone, entrambi possono essere ugualmente terrificanti. Allo stesso tempo, la capacità di comunicare in pubblico per molti settori e ruoli lavorativi è una competenza riconosciuta come sempre più importante. 

La chiave per migliorare le capacità di parlare in pubblico è praticare il più possibile, ma la maggior parte delle persone non ha le conoscenze teoriche di base e praticano attivamente parlando immaginandosi la situazione interessata.

La metodologia di pratica tradizionale: i limiti

  • Praticare davanti a uno specchio: ti richiede di concentrarti su due attività separate, la presentazione e tu che stai guardando te stesso. Questo è spesso motivo di distrazione per chi pratica.
  • Praticare di fronte agli amici: può essere utile per ottenere un buon feedback da un collega. Tuttavia, potrebbero non avere la possibilità di dedicare ore del loro tempo per la preparazione del tuo discorso e comunque potrebbero non avere le conoscenze adeguate per suggerire i feedback corretti.
  • Frequentare un corso: può darti eccellenti risultati. Ma i risultati riguardano sempre più la teoria che la pratica ed essendo spesso in tante persone, non si ha la possibilità di seguire le reali esigenze e i reali bisogni del singolo comunicatore.

La nuova metodologia: praticare in sicurezza grazie alla VR

Uno dei maggiori limiti della formazione in Public Speaking è proprio quello di dover usare l’immaginazione per praticare. Per quanto si possa essere allenati, le sensazioni di nervosismo, eccitazione, prodotte dalla reale situazione è difficile provarle realmente quando in realtà siamo nel nostro salotto di casa ad applicare i suggerimenti ricevuti da qualcuno.

Ecco dove la Realtà Virtuale può veramente fare la differenza. La Realtà Virtuale sfrutta lo stesso meccanismo con cui funzionano alcuni aspetti del nostro cervello: l’inganno.

Con la Realtà Virtuale si può ingannare il cervello nel pensare che ciò che stiamo vedendo nel mondo virtuale è in realtà reale. Pertanto, se pratichi di fronte a un pubblico foto-realistico o un pubblico reattivo di avatar, le nostre menti vengono ingannate nel pensare che siano reali. Sembra incredibile. Ma la VR è stato dimostrato aiutare le persone con condizioni di salute mentale come PTSD e Ansia sociale.
 

Feedback della prima volta

La prima volta che si inserisce il visore si rimane letteralmente a bocca aperta. La qualità di certe applicazioni unita alla qualità di alcuni visori riesce realmente a trasportare la persona in quello scenario. In Upwords siamo convinti che servano almeno tre giorni per prendere totale padronanza e dimestichezza con la sensazione del virtuale. Ma, una volta che si raggiunge la padronanza i risultati arrivano super velocemente.

Pratica quando vuoi

Basta solo avere un visore VR mobile dal costo minimo che si può aggirare intorno ai 45 euro e potrai entrare nell’applicazione quando vorrai praticando le tue capacità di comunicazione. Per un visore di qualità superiore il prezzo parte dai 200 euro, comunque un costo sostenibile. L’emozione sarà duplice: da un lato proverai le stesse sensazioni di quando ti trovi nella situazione reale, che ti spaventa; dall’altro proverai quel senso di sicurezza dal sapere che ti stai allenando e non è il reale evento per cui ti stai preparando. Eppure, tutti gli occhi saranno puntati su di te e troverai un pubblico che potrà reagire a ciò che stai dicendo.

Feedback sul tuo discorso

Ricevere feedback è essenziale per migliorare la capacità di comunicare in pubblico e garantire passi avanti verso la 'trasformazione' in comunicatore competente. Le app esistenti analizzano il discorso e istantaneamente producono feedback sulla velocità dell’eloquio, le esitazioni, il numero di parole utilizzate, l’utilizzo dello sguardo, l’atteggiamento utilizzato. Le app presenti ad oggi sono impostate in lingua inglese per poter essere utilizzate in tutti i paesi, ma il software è in grado di analizzare la presentazione in molte altre lingue comprese l’italiano.

Traccia i progressi all'interno dell'app

Tutti i feedback ricevuti vengono memorizzati dall’applicazione e sono a disposizione per misurare i progressi fatti. 

Carica le slides per la tua presentazione

Hai preparato delle slides a supporto della presentazione? L’applicazione ti permette di caricarle e di farle scorrere per praticare anche su questo aspetto. Questa possibilità aiuta realmente ad essere sempre più vicini alla realtà che dovremo affrontare. È possibile caricare le slides in formato pdf. Purtroppo, attualmente non si riescono a riprodurre eventuali video presenti nelle presentazioni, ma auspichiamo che a breve si possa ottenere anche questa funzione.

Carica i tuoi discorsi per il feedback

L’applicazione permette, inoltre, di caricare le domande registrate in formato mp3 o mp4. In questo modo quando lo decideremo il pubblico potrà porci quelle domande e si potranno ricevere feedback sulle risposte date.